Kendō

Direzione tecnica:

M° Nicola Casamassima 6° Dan

Per tutte le informazioni sui corsi è disponibile per il download il volantino dell'anno 2018/2019.

Che cos’è il Kendō

È la più antica disciplina giapponese, dai suoi principi si sono poi sviluppate tutte le arti marziali tradizionali giapponesi.

Pur essendo stato codificato nella sua forma attuale semplificata solo dopo il 1945, il Kendo discende direttamente dalle scuole antiche di spada (Kenjutsu).

Nel Kendo, per ovvi motivi di sicurezza, si usa lo SHINAI (una spada formata da 4 stecche di bambù) come se fosse il KATANA (spada giapponese) e un BOGU (un'armatura).

Nel Kendo è previsto il confronto con un compagno di pratica, è una sorta di scherma per alcuni aspetti paragonabile alla scherma occidentale.

Ci sono 4 punti validi per colpire l'avversario, essi sono protetti da un'armatura che consente di poter essere colpiti fino in fondo senza avere conseguenze.

Vengono fatti dapprima esercizi individuali, per imparare i movimenti di base, e poi con l'avversario fino ad arrivare al combattimento (libero oppure arbitrato).

Possono praticare tutti dai 6 anni fino a quando si ha la forza di stare in piedi, non è mai troppo tardi per cominciare.

Come molte discipline tradizionali giapponesi, il Kendo è strettamente collegato con lo Zen (meditazione) e lo Iaido e quindi dà molta importanza alla postura del corpo, alla respirazione e alla quiete dell'animo.

Come recita l'ideale della Federazione mondiale di kendo: "il Kendo è una Via per la formazione dell'essere umano attraverso le leggi del Katana" o come ho sentito dire dal mio primo maestro "il Kendo è la tecnica migliore per raggiungere il satori (illuminazione)".

Il maestro di riferimento è Kim Taek Joon, Hanshi 8 dan, fondatore nel 1981 del Mu Mun Kwan Dojo Centrale di Milano


Per informazioni sui corsi di Koryu (stili antichi) contattare:
Nicola Casamassima
tel. +39 329 4191848.

 









scene di Kendo
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